Sheldon S. Wolin

Democrazia, S.p.A.

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Stati Uniti: una vocazione totalitaria?

Collana:
Numero collana:
212
Codice ISBN:
9788864111711
Prezzo cartaceo:
€ 22,00
Codice ISBN ePub:
9788876252969
Prezzo eBook:
€ 14.99
Data pubblicazione:
14-01-2011

Prefazione di Remo Bodei
Traduzione di Fabrizio Saulini

In Democrazia, S.p.A., Sheldon Wolin – l’autore del classico Politica e Visione su cui si è formata una generazione di teorici della politica – prende in considerazione l’impensabile: e se l’America si fosse involontariamente trasformata in uno strano ibrido politico, in cui il potere economico e quello dello Stato si sono fusi in un connubio privo di freni e per questo incline a forme totalizzanti? Può l’America arrestare la propria vocazione totalitaria?
Certo, l’America di oggi non è in alcun modo paragonabile a sistemi totalitari come la Germania nazista e infatti l’autore conia un termine ad hoc per questo totalitarismo all’americana: si tratta infatti di un “inverted totalitarism”, ossia il frutto dell’inversione verso l’interno del potere forte della Superpotenza, prima puntato sulla sola politica estera. L’autore evidenzia alcune patologie, il prodotto di una pericolosa affinità tra elitarismo politico e capitalismo, e analizza le costruzioni mitologiche che giustificano la recente politica americana, in particolare l’affermazione di un’economia in continua espansione e l’attrazione perversa per la guerra preventiva e globale.
Ma Wolin si spinge oltre e afferma che, a differenza di quel che si pensa, l’America non è neppure mai stata la tanto celebrata culla della democrazia moderna: già la Costituzione dei Padri Fondatori rivelava una forte tendenza elitaria. Analizzando la storia degli Stati Uniti, in particolare dalla guerra fredda all’11 settembre, l’autore documenta come, a parte la parentesi del New Deal, l’America non sia mai stata democratica e ora, lungi dal trovarsi sul ramo discendente della “parabola democratica”, sembra aver imboccato una “spirale totalitaria”.
Del resto, già Aristotele e poi Tocqueville ci avevano insegnato che il passo da «una democrazia gestita dall’alto» al totalitarismo è breve. Negli Stati Uniti, non solo è stata abbandonata l’idea della “democrazia partecipativa” in forza della manipolazione del consenso e del «crescente abbandono della divisione dei poteri a favore dell’esecutivo», ma stiamo assistendo all’incessante rafforzamento di un sistema perverso di gestione privata di lobbies del potere. Non quindi una Democrazia che non c’è (Paul Ginsborg), né una Postdemocrazia (Colin Crouch) o una democrazia debole, ma una premeditata vocazione totalitaria mantenuta viva dalla commistione tra politica e affari.

Sheldon S. Wolin, autore di Vision and Politics (premiato con il David and Elaine Spitz Prize), è uno dei maggiori e più influenti teorici politici degli Stati Uniti. Dopo aver insegnato per molti anni a Berkeley, è oggi professore emerito di Scienze Politiche all’università di Princeton.

«Wolin è l’analogo americano di Norberto Bobbio […] la coscienza critica della democrazia americana».
Remo Bodei

«Proprio quello che ci saremmo aspettati da Sheldon Wolin: un libro, ben argomentato e profondamente rivelatorio, sui pericoli, per la nostra democrazia, di un capitalismo sfrenato».
Robert B. Reich

«È un testo radicale e di grande potenza».
International Affairs

«Wolin dimostra che le minacce alle nostre tradizioni e istituzioni democratiche non vengono necessariamente dall’esterno, ma possono nascere dentro i nostri stessi confini.»
Rakesh Khurana, Harvard Business School

DEMOCRAZIA, S.P.A. – RECENSIONI

 

LA NUOVA FERRARA
– 31/01/2011

 

Il consenso difficile da spiagare ma ci manca un’identità

 

 

 

LEFT
– 28/01/2011

 

L’impotenza dei democratici

 

 

 

INTERNAZIONALE
– 22/01/2011

 

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IL CORRIERE DEL SUD
– 10/02/2011

 

Democrazia s.p.a.

 

 

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